I NOSTRI PROGETTI PER IL RECUPERO E LA CULTURA
La scelta del nome “Rabiosa”, con cui abbiamo battezzato la nostra cooperativa, è nata dall’incontro con Alessandro Tasinato, autore del romanzo “Il fiume sono io” (Bottega Errante Edizioni – 2018), un’indagine narrativa sul nostro territorio nella quale ci siamo profondamente riconosciuti, abbracciandone il pensiero, l’identità e la filosofia.
“Il fiume sono io” è infatti la storia della Rabiosa (il nome – oggi cancellato dalle mappe geografiche – che designava l’attuale Fratta-Gorzone) e di come il legame, un tempo simbiotico, con i suoi abitanti sia stato compromesso a partire dagli anni ’60. Ma è anche la storia di una speranza, di un amore che viene restituito al fiume, di una necessità – vitale – di ripristinare un profondo e antico legame.
Questo incontro ha rafforzato il nostro proposito di incentivare e promuovere la cultura e di destinare, come poi abbiamo previsto nello Statuto, una parte degli utili della cooperativa a favore di iniziative per il recupero e la salvaguardia del fiume.
Alessandro Tasinato
“Per oltre dieci anni ho cercato le parole più adatte a raccontare la Bassa e la rottura di un profondo legame che dagli anni ’60 ha portato i suoi abitanti a dimenticarsi di lei. Ne è uscito un romanzo, “Il fiume sono io” in cui pulsa l’idea che non esiste confine tra uomo e natura e che amare la natura significa, alla fine, amare noi stessi.
Ero alla fine di una presentazione del libro quando dal pubblico si alza un signore accigliato che puntandomi il dito mi dice: «io e lei dobbiamo parlare». Ne fui terrorizzato. Non avevo compreso che la gravità dei suoi modi fosse la dichiarazione più schietta di una sintonia destinata a durare.
Ho iniziato a frequentare Santo – e con lui Jonny, Gianluca, Alessio e Giovanni – in Zoetàra, un vecchio casolare scampato all’incalzo dei capannoni falliti negli ultimi anni per via della crisi. «Se urge un cambiamento non è meglio restarcene qui? Non è forse nella retroguardia che inizia l’inversione di rotta?». La retroguardia della campagna, lo stare indietro per andare avanti, il produrre di meno per poter garantirci un futuro, il faticare un po’ di più per un ambiente più sano, sono i pensieri fondanti della Rabiosa, questa cooperativa che ha scelto per nome giusto quello del fiume che era addirittura scomparso.
Nei nostri incontri in Zoetàra le parole fanno dei guizzi. Sono atti indispensabili per chi, come i pesci della mia copertina, voglia uscire dal branco. Vorrei che, tramite un sorso, vi partecipaste anche voi. Non c’è scuola, del resto, che possa insegnare l’amore. Ma convivi di uomini – lavoranti, pensanti – in cui apprendere insieme cos’è il domani”.
Il libro è disponibile in tutte le librerie, in tutti gli store on-line e presso la cooperativa. Visita anche il sito internet
www.alessandrotasinato.com
Alessandro Tasinato
“Per oltre dieci anni ho cercato le parole più adatte a raccontare la Bassa e la rottura di un profondo legame che dagli anni ’60 ha portato i suoi abitanti a dimenticarsi di lei. Ne è uscito un romanzo, “Il fiume sono io” in cui pulsa l’idea che non esiste confine tra uomo e natura e che amare la natura significa, alla fine, amare noi stessi.
Ero alla fine di una presentazione del libro quando dal pubblico si alza un signore accigliato che puntandomi il dito mi dice: «io e lei dobbiamo parlare». Ne fui terrorizzato. Non avevo compreso che la gravità dei suoi modi fosse la dichiarazione più schietta di una sintonia destinata a durare.
Ho iniziato a frequentare Santo – e con lui Jonny, Gianluca, Alessio e Giovanni – in Zoetàra, un vecchio casolare scampato all’incalzo dei capannoni falliti negli ultimi anni per via della crisi. «Se urge un cambiamento non è meglio restarcene qui? Non è forse nella retroguardia che inizia l’inversione di rotta?». La retroguardia della campagna, lo stare indietro per andare avanti, il produrre di meno per poter garantirci un futuro, il faticare un po’ di più per un ambiente più sano, sono i pensieri fondanti della Rabiosa, questa cooperativa che ha scelto per nome giusto quello del fiume che era addirittura scomparso.
Nei nostri incontri in Zoetàra le parole fanno dei guizzi. Sono atti indispensabili per chi, come i pesci della mia copertina, voglia uscire dal branco. Vorrei che, tramite un sorso, vi partecipaste anche voi. Non c’è scuola, del resto, che possa insegnare l’amore. Ma convivi di uomini – lavoranti, pensanti – in cui apprendere insieme cos’è il domani”.
Il libro è disponibile in tutte le librerie, in tutti gli store on-line e presso la cooperativa.
Visita anche il sito internet www.alessandrotasinato.com
Vogliamo che in futuro i nostri figli possano raccogliere i frutti di ciò che abbiamo seminato con tanta passione. Ecco perché rispettare e tutelare la biodiversità del nostro territorio sono priorità assolute che ci aiutano a mantenere viva la natura che ci circonda.